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   Disclaimer

 


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Individuazione del reticolo idrico principale e minore

Per la definizione del reticolo idrico principale e del reticolo idrico minore, si deve fare riferimento alla L.R. 1/2000 ed alle successive modifiche ed integrazioni, la quale stabilisce all'articolo 3, comma 108, punto i), che è di competenza regionale "l'individuazione delle acque che costituiscono il reticolo idrico principale sul quale la Regione stessa esercita le funzioni di polizia idraulica"; il medesimo articolo 3, comma 114, punto a), stabilisce che ai comuni sono invece delegate "le funzioni relative all'adozione dei provvedimenti di polizia idraulica concernenti il reticolo idrico minore, previa individuazione dello stesso da parte della Giunta Regionale".

L'individuazione del reticolo principale, è stata effettuata dalle Sedi Territoriali della Regione Lombardia, sulla base dei criteri stabiliti dalla D.G.R. 22 Dicembre 1999, n. VI/47310. A tali criteri fondamentali, durante le operazioni di individuazione, si sono aggiunti ulteriori criteri, desumibili dalla D.G.R. 25 gennaio 2002, n. VII/7868. L'elenco dei corsi d'acqua appartenenti al reticolo idrico principale, determinato con i criteri riportati nelle delibere regionali, è riportato nell'allegato A della D.G.R. 01 agosto 2003, n. VII/13950.

Spino d'Adda (CR) - Ponte canale

Con la D.G.R. 01 agosto 2003, n. VII/13950, la Regione ha individuato il reticolo idrico principale e quindi, per differenza, il reticolo idrico minore: tutti i corsi d'acqua che non hanno le caratteristiche del reticolo idrico principale per differenza, rientrano nel reticolo idrico minore (cioè tutto quello che non è reticolo idrico principale viene attribuito al reticolo idrico minore).

L'individuazione del reticolo idrico minore, come indicato al punto 4 della D.G.R. 01 agosto 2003, n. VII/13950, e deve essere basata sul dettato dell'articolo 1, comma 1 del D.P.R. 238/1999 di attuazione la L. 36/1994, il quale stabilisce che "appartengono allo Stato e fanno parte del demanio pubblico tutte le acque superficiali ad esclusione delle acque piovane non ancora convogliate in un corso d'acqua o non ancora raccolte in invasi o cisterne".

Inoltre, al fine di stabilire fino a che livello di dettaglio ed a che significatività spingere l'individuazione del reticolo idrico minore, è utile stabilire dei criteri specifici per ogni situazione comunale, rifacendosi comunque ai principi fondamentali della L. 36/1994 (ad esempio sull'uso concorrenziale e/o solidale della risorsa acqua).

Sulla base di questi elementi si identifica in un apposito elaborato il reticolo idrico suddiviso in principale e minore.

Relativamente al reticolo idrico minore, si opera poi un'ulteriore suddivisione in base al regime giuridico del sedime del corso d'acqua: si identifica pertanto il reticolo idrico minore con sedime demaniale e il reticolo idrico minore collocato su sedime non demaniale. Questa specificazione è utile per il rilascio di pareri per l'esercizio dell'attività di Polizia Idraulica e per l'applicazione dei canoni previsti dall'allegato C della D.G.R. 01 agosto 2003, n. VII/13950.

A tale suddivisione si associa anche un inventario che evidenzia i segmenti fluviali privi di funzionalità idraulica e, considerata la potenziale pericolosità indotta da una peculiare tipologia di opere, i segmenti fluviali tombinati.

Noviglio (MI) - suddivisione di un'unico sedime demaniale in due

 

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ultimo aggiornamento: 16/09/04 - per informazioni: