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   Disclaimer

 


 Premessa    Individuazione    Perimetrazione    Normativa    Censimento    Approvazione  


Reticolo minore

Premessa

A seguito della pubblicazione delle delibere di attuazione secondo quanto previsto dall'articolo 3, comma 114 della L.R. 1/2000, tutti i Comuni della Regione Lombardia devono identificare all'interno del proprio Piano Regolatore Generale, con apposito elaborato, il reticolo idrografico presente nel territorio di competenza. Secondo la citata legge regionale, il reticolo idrico deve essere suddiviso in due categorie: principale e minore (indipendentemente che sia gestito da Consorzi di Bonifica e/o Irrigazione).

Capriate S.G.(BG) - Fiume Adda,reticolo idrico principale

In relazione al tipo di reticolo idrico (principale o minore), la Polizia idraulica (cioè l'attività amministrativa diretta alla tutela delle opere idrauliche e del buon regime idraulico dei corsi d'acqua) sul reticolo idrico principale compete alla Regione Lombardia, mentre sul reticolo idrico minore, come previsto dalla L.R. 1/2000, compete per delega al Comune.

In particolare, gli adempimenti che i Comuni sono tenuti ad effettuare per attuare tale delega sono:

  • individuazione del reticolo idrico principale e, per differenza, del reticolo idrico minore;
  • delimitazione delle fasce di rispetto dei corsi d'acqua appartenenti sia al reticolo idrico principale che minore;
  • redazione delle Norme Tecniche di Attuazione, specificatamente sviluppate e dettagliate per le caratteristiche idrauliche e di dinamica geomorfologica del reticolo idrico di competenza del Comune le quali possono anche disciplinare le attività lungo le fasce del reticolo principale;

Tali elaborati sono obbligatoriamente sottoposti al parere vincolante della Sede territoriale Competente della Regione Lombardia (ex Genio Civile) e, successivamente si recepiscono con una specifica variante al P.R.G..

Associata all'individuazione del reticolo idrografico, anche se non obbligatoria secondo la normativa, è utile definire lo stato di consistenza delle opere e valutare situazioni presenti lungo il reticolo idrico minore. Questo consente, con l'applicazione dei canoni previsti dalla D.G.R. 01 agosto 2003, n. VII/13950, di reperire parte delle risorse finanziarie da impiegarsi sia per l'espletamento delle attività di polizia idraulica sia per la manutenzione dei corsi d'acqua appartenenti al reticolo idrico minore, entrambe poste a carico dei Comuni.

Cantù (CO) - Torrente Serenza, reticolo idrico minore

Oltre a considerare gli aspetti economici, si devono valutare gli aspetti di potenziale rischio idraulico correlati all'insufficiente manutenzione o scorretto dimensionamento delle opere esistenti che, in caso di danni a terzi conseguenti ad eventi meteorici intensi, possono determinare responsabilità civili e penali in capo al Comune al quale la materia è stata delegata.

 

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ultimo aggiornamento: 16/09/04 - per informazioni: